La mia prima volta.

Ero un ragazzino timido e taciturno e venne un periodo che uscivo spesso con un cugino di mia madre di circa 10 anni più grande di me.
Fu proprio con lui che cominciai a scoprire un mondo diverso, fatto di sesso, di desiderio e di paura. Paura di essere scoperto, paura di scoprire cose nuove e di fare cose che sapevo di non dover fare.
Lui mi portava spesso al cinema, col consenso dei miei genitori, che mai avrebbero immaginato quale fossero le sue vere intenzioni.
Nel buio della sala cominciò a farsi toccare il cazzo; io non volevo, ma le sue richieste erano insistenti e, alla fine, me lotrovavo tra le mani...duro come una pietra ed anche molto grande.
Il gioco si ripetè molte volte, sempre al cinema, un paio di volte a settimana.
Una volta lui era più eccitato del solito e, dopo la solita sega, mi portò nel bagno e mi chiese se me lo poteva mettere nel culo.
Lo guardai terrorizzato e non accettai; lui continuò ad insistere dicendo che me lo avrebbe messo solo un poco o per un poco...non ricordo o non capiiM ma non volli. Quella volta finì così.
Il giorno successivo ero a casa sua: io, lui e sua madre; quando quest'ultima disse che doveva uscire e andò in camera da letto a prepararsi, lui mi si avvicinò e cominciò a toccarmi il culo.
Le sue carezze si facevano sempre più insistenti e notai che il suo cazzo era diventato enorme e gonfiava i pantaloni.
Pensai di andarmene; di farmi accompaganare a casa dalla zia quando sarebbe uscita; ma entrambi mi dissero di rimanare fino al rietro della zia.
Così rimanemmo soli in casa.
Lui mi fece appoggiare le mani sul tavolo e delicatamente mi abbassò il pantalone e le mutandine; cominciò a palparmi il culo; mi allargò le gambe e sentii le sue dita stuzzicarmi il buchetto; poi si inginocchiò e, allragandomi le chiappe, fece spazio alla sua lingua che cominciò a leccarmi ed a lubrificarmi lì.
Dopo un pò sentii il suo dito infilarsi dentro di me; cercai di uscire da quella situazione insolita; ma lui mi bloccò e mi fece desistere: mi prese per una mano e mi chiese di seguirlo; avevo pantalone e mutandine abbassati fino ai piedi e stavo cadendo; lui si fermò, si abbsò e me le tolse; rimasi solo con una maglietta a mezze maniche....era estate.
Si accomodò sul divano e mi chies di sedermi sul suo cazzo; ma io mi rifiutatai; allora mi fece sedere accanto a lui e mi mise il suo cazzo tra le mani...come al cinema.
Stava raggiungendo un orgasmo e mi allontano la mano; disse : "ora basta...girati...vedrai che è bello...ti piacerà, siamo soli...lo possiamo fare in tranquillità, nessuno ci vede e nessuno, mai lo verrà a sapere".
Mi fece mettere sul bordo del divano e sentii la punta calda del suo cazzo vicino al mio buco; lui era molto eccitato e cercava di penetrarmi, come aveva già fatto prima con un dito, ma non riusciva a farsi strada dentro di me.
Mi chiese di rimanere in quella posizione ed andò in bagno, per tornare subito con qualcosa in mano: era una crema bianca che servì a lubrificrami il buco; sentivo la sua mano con dolcezza accarezzarmi.
Ricomiciò a puntare il suo cazzo verso il mio orifizio, con più decisione e con maggior successo. Mi stava penetrando, piano piano, un poco alla volta il suo cazzo grosso si faceva strada e scivolava dentro; mi sentii strano e completamente bloccato nella mia posizione...era entrato quasi tutto dentro.
Cominciò a scoparmi dolcemente e sentivo il cazzo uscire ed entrare nel mio culo cerncando di valutare la sua lunghezza; dopo un pò lo sentii scivolare fuori; pensavo fosse venuto; ma me lo rimise dentro, questa volta senza il minimo sforzo.
Lui, cominciò a sbattermi ed a scoparmi con foga; lo sentivo ansimare ed a mugolare di piacere...era venuto dentro di me; mi aveva sodomizzato e...fu la prima volta, ma non l'ultima.

Questo è il mio pisellino...normalmente sempre passivo.